MaresolResidence

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Vista mozzafiato

Bagnara Calabra

La cittadina di Bagnara Calabra sorge sul mare e si estende a gradinata sulle colline circostanti, raggiungendo un'altezza di circa 600 metri. E' incastonata alle pendici dei rilievi aspromontani e si affaccia sul Tirreno offrendo un panorama mozzafiato sullo Stretto di Messina e le Isole Eolie.

Il mare e la spiaggia

Il litorale si estende per circa 3 chilometri sulla splendida Costa Viola che offre scenari variegati. L'area marina della cittadina è caratterizzata da un arenile di sabbia bianca e fine. I fondali hanno colorazioni che vanno dal turchese al blu, secondo il livello di profondità. Lungo la spiaggia sono presenti diversi stabilimenti balneari, alternati ad ampi tratti di spiaggia libera che permettono ai turisti di scegliere la soluzione più adatta alle proprie esigenze. A nord della cittadina lo scenario cambia per via delle pendici dei monti aspromontani che si tuffano nel Tirreno, creando delle meravigliose grotte naturali, mete estive di gite in barca e ambiente ideale per gli appassionati di pesca subacquea. Proprio in questo tratto costiero, a nord del porto di Bagnara, il bagliore del sole si scontra sulle rocce provocando un riflesso violaceo sul mare, dal quale deriva il nome Costa Viola.

Servizi e Movida

Il centro nevralgico di Bagnara Calabra si sviluppa intorno al viale Emanuele II (corso del centro cittadino) e le due parallele: viale Filippo Turati (lungomare) e C.so Giuseppe Garibaldi. In quest'area si concentrano molte attività commerciali che offrono un ampio ventaglio di servizi. Tra una passeggiata e l'altra, a distanza di pochi metri, è possibile trovare: bar, pasticcerie, gelaterie, rosticcerie, pizzerie, pub, ristoranti, pescherie, panifici, ipermercati e altri negozi di generi alimentari, negozi di souvenir, boutique, negozi di abbigliamento e attrezzature mare e attività di vario genere. Nella stagione estiva il corso diventa isola pedonale e i locali allestiscono pedane all'aperto per accogliere i turisti. Le serate estive sono molto affollate e caratterizzate da spettacoli, eventi, sagre, tra cui l'imperdibile Galà del Pesce Spada che si svolge ad agosto.

Cosa vedere ...

Bagnara Calabra non è solo una meta balneare ma offre una serie di attrazioni storico-culturali che completano la sua offerta turistica. Di notevole interesse sono le varie chiese del paese, i monumenti, le fontane, gli edifici storici che raccontano la storia di Bagnara e le leggende del territorio.

L’attrattiva principale del patrimonio storico e culturale della cittadina di Bagnara Calabra è Torre Ruggiero (XIV, XV sec.), una struttura ben conservata che faceva parte dell’antico sistema di  avvistamento costiero. La torre sorge sullo sperone di Capo Rocchi in Contrada Cacilì, in posizione panoramica sullo Stretto di Messina e le Eolie.

Il Palazzo Ducale dei Ruffo, ad oggi sede di eventi artistici e culturali, sorge sui resti di un’antico castello normanno dell’XI sec. distrutto dal terremoto del 1783; nel XVIII sec. venne fatto ricostruire, dai Ruffo, come palazzo nobiliare seguendo lo schema quadrangolare, con la base in pietra calcarea, dell’originaria fortezza normanna.

Di notevole interesse sono le varie chiese del paese tra cui merita menzione la Chiesa del Carmine che rappresenta uno degli edifici più antichi del paese. Distrutta anch’essa dal terremoto del 1783, fu restaurata dal duca Carlo Ruffo. L’edificio presenta una facciata in pietra di Siracusa modellata in stile neo-classico con qualche accenno barocco.

Tra le architetture civili del paese primeggia Villa De Leo, un puro esempio in stile liberty delle costruzioni signorili post-terremoto; ormai disabitata e dichiarata di interesse culturale è oggetto di tutela da parte del Ministero dei beni culturali. Il palazzo, ricco di affreschi e marmi pregiati, si sviluppa su tre livelli con pavimenti a mosaico e bellissime vetrate. 

L’attrattiva principale del patrimonio storico e culturale della cittadina di Bagnara Calabra è Torre Ruggiero (XIV, XV sec.), una struttura ben conservata che faceva parte dell’antico sistema di  avvistamento costiero. La torre sorge sullo sperone di Capo Rocchi in Contrada Cacilì, in posizione panoramica sullo Stretto di Messina e le Eolie.

Il Palazzo Ducale dei Ruffo, ad oggi sede di eventi artistici e culturali, sorge sui resti di un’antico castello normanno dell’XI sec. distrutto dal terremoto del 1783; nel XVIII sec. venne fatto ricostruire, dai Ruffo, come palazzo nobiliare seguendo lo schema quadrangolare, con la base in pietra calcarea, dell’originaria fortezza normanna.

Di notevole interesse sono le varie chiese del paese tra cui merita menzione la Chiesa del Carmine che rappresenta uno degli edifici più antichi del paese. Distrutta anch’essa dal terremoto del 1783, fu restaurata dal duca Carlo Ruffo. L’edificio presenta una facciata in pietra di Siracusa modellata in stile neo-classico con qualche accenno barocco.

Tra le architetture civili del paese primeggia Villa De Leo, un puro esempio in stile liberty delle costruzioni signorili post-terremoto; ormai disabitata e dichiarata di interesse culturale è oggetto di tutela da parte del Ministero dei beni culturali. Il palazzo, ricco di affreschi e marmi pregiati, si sviluppa su tre livelli con pavimenti a mosaico e bellissime vetrate. 

L’icona della “Bagnarota”, resa celebre da scrittori e giornalisti, rappresenta una donna bella e forte, grande lavoratrice e perno della famiglia. La grande tenacia delle donne di Bagnara viene rappresentata nell’usanza di tenere sulla testa una cesta di vimini che serviva a trasportare il pescato che vendevano per strada.

La fontana monumentale fu eretta a commemorazione dell’entrata di Garibaldi in Bagnara il 24 agosto 1860. Danneggiata dal terremoto del 1908, ha subito alcune alterazioni. La leggenda popolare vuole che Garibaldi, lasciata la casa della Guardia Nazionale, si fermò presso questa fontana per dissetarsi. 

Sul lungomare si trova il monumento a Mia Martina, eretto in memoria della nota cantante nata a Bagnara Calabra. Ogni anno, il paese ospita anche un appuntamento artistico-culturale con ospiti di grande richiamo, si tratta del Premio  Mia Martini, un concorso canoro istituito nella patria nativa della cantante.

La Chiesa di Maria Santissima del Rosario, distrutta dal terremoto del 1908, venne rasa al suolo e ricostruita. Al suo interno è ornata da numerosi e splendidi dipinti a tempera e da affreschi, che vennero eseguiti nel 1922 dall’artista Primo Panciroli, che si ispirò all’arte Umbro-Toscana del fine ‘400 e inizio ‘500. 

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